Il Mondiale in Qatar, iniziato ufficialmente il 20 novembre, ha bruscamente interrotto i campionati nazionali e le manifestazioni europee per club, tra cui anche la nostra amata Serie A.
Durante questo mese e mezzo di pausa, c’è la possibilità per tanti addetti ai lavori ed appassionati di calcio di andare ad analizzare i numeri che riguardano le venti squadre che militano nella massima divisione italiana, tra cui il Bologna.
Il parere degli esperti
I rossoblù, anche secondo le previsioni degli esperti di pronostici e degli appassionati di statistiche sul calcio, di chi conosce piattaforme di scommesse e varie tipologie di bonus per scommesse, sono sempre stati considerati una squadra da centro classifica. Dopo l’esonero di Sinisa Mihajlovic, Thiago Motta è subentrato sulla panchina bolognese. La squadra, fino a quel momento, aveva raccolto solamente 6 punti nelle prime 6 gare, piazzandosi al 13° posto in classifica.
Cambio di rotta e percorso altalenante
Da lì in poi, se il campionato fosse iniziato nel momento in cui Thiago Motta è diventato il nuovo allenatore del Bologna, quest’ultimo sarebbe stato in piena corsa per un piazzamento europeo, a dimostrazione dell’ottimo avvio da parte dell’ex mister dello Spezia. Così come la Fiorentina, l’Atalanta e l’Empoli, i rossoblù nelle ultime sette uscite stagionali hanno conquistato ben 13 punti, una media decisamente più alta rispetto a quella registrata nella prima parte della stagione. Tuttavia, l’esperienza del tecnico italo-brasiliano fino a questo momento non è stata di certo caratterizzata da un trend costante e lineare, visto che nelle prime 4 partite è stato raccolto un solo punto, mentre nelle ultime 5 ne sono stati ottenuti addirittura 12.
Aspetti negativi e positivi dei rossoblù
Un campanello d’allarme per i bolognesi è senza ombra di dubbio il fatto che la squadra tende a perdere moltissimi punti da situazioni favorevoli. A tal proposito, infatti, il Bologna è la squadra che ha perso il maggior numero di punti da situazioni di vantaggio, ossia 17. Sotto questo punto di vista, però, gravano in particolar modo i primi match sotto la gestione Mihajlovic, in cui i punti buttati tra Lazio, Verona, Salernitana e Spezia sono stati ben 9. Tuttavia, con qualche partita giocata in più, anche sotto la gestione Motta i punti persi per strada in queste determinate situazioni sono stati 8, considerando le gare disputate contro la Sampdoria, il Napoli e l’Inter. D’altro canto, un dato positivo è quello opposto: il Bologna, infatti, rientra nel podio delle squadre che hanno recuperato più punti da situazioni di svantaggio.
La squadra non è più Arnautovic dipendente
A tal proposito, 10 dei 19 punti conquistati in classifica fino a questo momento sono stati recuperati in partite in cui i rossoblù sono finiti sotto nel punteggio. Tra questi rientra anche il pareggio in rimonta conquistato contro lo Spezia nell’era Mihajlovic, che ha preceduto i 3 punti ottenuti in rimonta contro la Fiorentina e i 6 consecutivi conquistati alla stessa maniera contro il Monza e il Torino. Sotto questo punto di vista, solo il Napoli, la capolista, e l’Udinese hanno saputo fare meglio, rispettivamente con 12 e 15 punti. Mentre all’inizio del campionato il Bologna si era dimostrato del tutto dipendente da Arnautovic, che aveva siglato 6 reti sulle 7 complessive della squadra, nell’era Motta questo dato è completamente cambiato. Infatti, il centravanti austriaco ha realizzato solamente 2 dei 13 gol che sono stati segnati sotto la gestione del tecnico italo-brasiliano. Nel periodo che fa riferimento alla gestione dell’ex allenatore dello Spezia, il Bologna è diventato il 6° miglior attacco della Serie A.