Il 2020 è stato, senza alcun dubbio, un anno nefasto per l’umanità, con l’avvento di una pandemia, non ancora del tutto sconfitta, che ha messo in difficoltà un numero elevatissimo di persone ed attività commerciali o industriali. L’impossibilità di potersi muovere liberamente per arginare la potenza deflagrante del virus, ha inevitabilmente messo in ginocchio le città a maggior vocazione turistica, come ad esempio il nostro capoluogo regionale.
Bologna, infatti, è da sempre una città che accoglie migliaia di turisti in ogni stagione dell’anno. E nel 2020, e buona parte del 2021, il crollo è stato alquanto significativo, con una diminuzione considerevole di turisti per problematiche direttamente collegate alla pandemia. Certo, Bologna non ha fatto peggio di tutte le altre città d’arte nostrane, le più penalizzate, in termini assoluti, dalle restrizioni presenti sino allo scorso anno, allineandosi a quanto accaduto ad altre località di chiara fama internazionale del nostro paese.
Turismo a Bologna: un 2022 scoppiettante, ben oltre le più rosee aspettative
Quanto accaduto nell’ultimo anno, tuttavia, fa decisamente ben sperare. Dopo due stagioni, come detto, estremamente negative, Bologna ha vissuto un forte ritorno delle visite turistiche, andando oltre ogni rosea previsione. Ci si aspettava, grazie ad una situazione pandemica maggiormente tranquilla, un forte ritorno dei turisti all’ombra delle “Due Torri”, ma non nei termini, in accezione estremamente positiva, fatti registrare quest’anno.
Passeggiando per le vie delle città felsinea, infatti, era davvero semplice intuire come il ritorno dei turisti fosse stato massiccio. I dati, tuttavia, inquadrano ancor meglio come Bologna abbia raggiunto livelli davvero difficili da ipotizzare solo ad inizio 2022. Basti pensare, ad esempio, alle strutture ricettive della città, che in alcuni periodi dell’anno hanno fatto registrare il “sold out” e, in media, hanno recepito presenze pari a circa al 90% dei posti disponibili.
Si è trattato, davvero, di un autentico toccasana per le tante attività commerciali presenti in città, alcune delle quali, purtroppo, costrette ad alzare definitivamente la saracinesca nel biennio precedente, che si sono risollevate e guardano con maggior fiducia alle prossime stagioni, nonostante alcuni fattori, come inflazione e recessione, potrebbero ledere sul volume delle presenze straniere nei prossimi anni.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, il turismo interno, ovvero di altri cittadini italiani, è cresciuto, ma la parte del leone è stata, soprattutto, quella del turismo estero. Basti vedere, a tal proposito, l’elevato numero di turisti provenienti da ogni angolo del mondo che sono atterrati, nell’ultimo anno, all’aeroporto Marconi, dove si sono fatti registrare numeri record, ben superiori a quelli pre-pandemici.
Bologna, meta attrattiva anche per le opportunità di svago serale e notturno
Dopo due anni di restrizioni, la voglia di viaggiare è diventata ben più di un semplice sfizio, ma in molti casi una sorta di “necessità” per ritemprare lo spirito e la mente. E Bologna, in tal senso, offre da sempre centinaia di opportunità per chi, dall’Italia o dall’estero, decide di trascorrere qualche giornata all’ombra delle “Due Torri”.
Oltre ad una proposta culturale davvero ampia, che spazia dalle visite ai luoghi storici della città ad altre iniziative recenti che stanno riscuotendo grande successo, come i percorsi dei Portici Unesco, Bologna è famosa per la propria vivacità artistica, che si evince chiaramente nelle ore notturne, dove non mancano le opportunità per trascorrere una piacevole serata in un locale alla moda in compagnia di qualche affascinante escort bologna piuttosto che qualche persona conosciuta in loco.
Un aiuto alla ripresa del turismo bolognese, inutile negarlo, è stato fornito grazie alle riaperture di fiere e congressi, dove la città felsinea, da decenni ormai, risulta un forte polo attrattivo non solo per chi vive nei nostri confini nazionali. Per il turismo bolognese, quindi, si chiude un 2022 davvero interessante, con risultati superiori alle aspettative, con la speranza che anche il 2023, che si presenta piuttosto aspro ed incerto, sia in grado di confermare gli ottimi risultati registrati quest’anno.